I Capezzoli introflessi sono un inestetismo del complesso areola capezzolo che può creare disagi sia estetici che funzionali.
I capezzoli, infatti, sono introflessi, cioè sono condizionati da una rientranza verso l’interno, anziché presentare una protuberanza esterno come naturale che sia. Infatti, questo inestetismo comporta una limitazione per l’allattamento. In casi di capezzoli introfllessi Roma le possibilità di poter allattare il bambino è impedita, in quanto non sussiste il capezzolo al quale aggrapparsi.
E’ possibile correggere questo inestetismo, facendo sì che il capezzolo recuperi il suo aspetto naturale e la sua giusta posizione.
Normalmente, l’intervento viene eseguito in regime ambulatoriale in anestesia locale o, in casi particolari, sotto sedazione.
Nei casi in cui l’introflessione sia poco evidente, questa può essere corretta nel corso di un intervento di mastoplastica. Tuttavia, qualora l’anomalia sia più pronunciata, è necessario eseguire un intervento dedicato che interrompa i dotti galattofori che costringono il capezzolo nella posizione errata, verso l’interno. In questi casi, ossia i più gravi, è necessario interrompere i dotti galattofori, ma questo impedirà certamente un futuro allattamento.
Generalmente l’intervento non comporta una degenza né una interruzione delle proprie attività lavorative ma è necessario interrompere come sempre le attività sportive per un mese.
Durante la prima visita con le pazienti che presentano questo problema sono sempre molto chiara e spiego sempre con la massima attenzione le conseguenze che si hanno con questo intervento che comporta appunto la impossibilità futura di allattare.
Generalmente i capezzoli introflessi si evidenziano mano mano che, durante la pubertà, la mammella si sviluppa.
Le conseguenze sono sia estetiche che funzionali, nel senso che quando i capezzoli sono introflessi e quindi non sono nella loro giusta posizione il bambino non riesce ad attaccarsi al seno e quindi a nutrirsi.
Molte volte crea disagio anche estetico perché risulta essere una piccola incisura all’apice del complesso areola capezzolo che arreca molto disagio
Per procedere con l’intervento, è necessario che la mammella sia completamente sviluppata. Per tale ragione è opportuno raggiungere la maggiore età prima di sottoporsi al trattamento chirurgico.
No, purtroppo l’unico modo per risolvere questo piccolo problema è sottoporsi all’intervento chirurgico.
Per correggere il difetto è sufficiente fare una piccola incisione nella porzione inferiore dell’areola, proprio nel punto di passaggio del colore dal chiaro allo scuro in modo che non restino evidenti cicatrici.
Spiego alle mie pazienti che il difetto deriva dal fatto che i dotti galattofori, che sono quelli che conducono il latte dalla ghiandola mammaria all’esterno, in casi di capezzoli introflessi, essendo corti eseguono una trazione verso l’interno del capezzolo. Purtroppo non c’è modo di allungarli e quindi vanno necessariamente interrotti.
Il periodo post operatorio non è doloroso e dura pochi giorni ma bisogna avere riguardo a non eseguire attività sportive e sforzi per circa 30 giorni.
Finalità
Estroversione dei capezzoli
Regione Corporea
Complesso areola capezzolo
Tipologia trattamento (med/chr)
Chirurgia estetica
Luogo (Amb/sala)
Sala operatoria
Tempistiche trattamento
60 Minuti
Anastesia
Locale o in sedazione
Recupero
Immediato
Controlli post trattamento
Medicazioni post-operatorie e controlli a distanza
Tempistiche per risultati
Il risultato è evidente da subito
Durata risultati
Permanente, solo raramente si possono avere recidive
Numero sedute
Unica
Indicazioni
Evitare lo sport e gli sforzi per circa 20 giorni
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